E’ dal 2007 che organizzo ogni settimana incontri di socializzazione per i cani. In queste classi di socializzazione i cani incontrano altri cani in uno spazio recintato. L’obiettivo di questi incontri è sviluppare le competenze sociali dei cani, prevenire i problemi e aiutare i cani che manifestano difficoltà nell’interazione con altri cani.
- Ogni comportamento esibito, ogni interazione è una libera scelta del cane, al cane non deve essere richiesto di interagire, di intervenire, o di esibire comportamenti su comando. L’obiettivo delle classi di socializzazione non è controllare il cane, ma al contrario permettergli di esprimersi e di stare bene. Tutti i cani devono essere ugualmente tutelati. - Nelle classi di socializzazioni il proprietario non è uno spettatore: cane e proprietario formano un nucleo familiare, un gruppo sociale. Il proprietario deve avere gli strumenti per capire il comportamento del cane, il suo stato emotivo e le sue motivazioni, e deve essere in grado di dare informazioni coerenti, efficaci e utili. Il proprietario deve comunicare con il cane, attraverso lo sguardo, la voce, i movimenti, e può comunicare con gli altri cani presenti. Uno degli obiettivi delle classi di socializzazione è proprio sviluppare una comunicazione efficace tra cane e proprietario, una migliore sintonia, fiducia e senso di sicurezza reciprochi. - Il proprietario non deve agire contro il cane, richiamarlo, fermarlo, inibirlo. E’ importante invece dare attenzione al cane, esprimere approvazione, stima, dare supporto e usare se necessario strategie di coping efficaci. Il cane impara a affidarsi al proprietario solo se il proprietario è consapevole dello stato emotivo del cane ed è in grado di capire i suoi segnali e rispondere in modo adeguato, se il proprietario si sente sicuro ed è dalla parte del cane. - Non esistono barriere sociali tra cani e persone, tutti i presenti partecipano alle interazioni. Il cane interagisce con il proprietario, i cani presenti, i proprietari dei cani presenti, gli spettatori presenti. Ognuna di queste interazioni ha significato e valore. - Se il cane deve essere fermato, richiamandolo o lanciandogli contro acqua o oggetti, con collari a spray o altri strumenti e strategie, non è sbagliato il comportamento del cane: è sbagliato il contesto. Se il cane viene inserito nel contesto corretto, non è necessario interrompere il suo comportamento o fermarlo, neppure se comunica attraverso segnali aggressivi. La comunicazione aggressiva fa parte del naturale repertorio della comunicazione sociale del cane; il cane deve essere libero di esprimere il proprio stato emotivo, le proprie motivazioni e la propria personalità. - Barriere fisiche come recinti e cancelli e il guinzaglio possono essere strumenti utili per aiutare e tutelare i cani nelle interazioni. Il Gentle Team ha sviluppato un procedimento basato sulla presenza di uno spazio sicuro, un recinto che aiuta il cane a gestire lo stress emotivo dell’interazione. I cani chiedono di uscire o di entrare in questo spazio sicuro. - L’uso della museruola dovrebbe essere limitato alla valutazione e alle prime fasi di una interazione, con cani che possono risultare pericolosi. La necessità di usare una museruola esprime una mancanza nella conoscenza e nella fiducia verso il cane. - Il risultato di una corretta socializzazione è un cane che è in grado di esprimere la propria personalità mantenendo un equilibrio emotivo e una comunicazione efficace, sviluppare la relazione e la comunicazione tra cane e proprietario, dare al cane esperienze e strumenti che migliorino il suo benessere.
Foto e video degli Etogrammi sono stati realizzati in gran parte durante le classi di socializzazione organizzate dal Gentle Team.
27/09/2013 Testo e video Alexa Capra
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