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il Gentle Team ha finalmente una pagina video in rete! In questo articolo potete trovare la spiegazione al video dedicato al modellamento, Gentle Team: insegnare competenze. Scoprite tutto quello che si può insegnare con un cono e un clicker... Erano gli inizi del clicker training, e Karen Pryor scriveva “101 cose da fare con una scatola”. In questo gioco di modellamento il cane impara a esibire dei comportamenti in relazione a una scatola: entrarci con le zampe anteriori, saltare dentro, sedersi dentro, spingerla, rovesciarla... Il limite a quello che si può insegnare al cane dipende in gran parte dalla nostra fantasia. Era il lontano 1998, e l’obiettivo non era ovviamente insegnare qualcosa al cane, ma sperimentare la forza del clicker, imparare a maneggiare i nuovi strumenti mentali dell’addestramento: rinforzo, criteri, successive approssimazioni, tempismo, tassi di rinforzo... Sono passati 10 lunghi anni, ricchi di esperienze e di innovazione. Ma cosa è cambiato? Tanto per cambiare la scatola è stata sostituita da un cono... |
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101 cose da fare con un conoScherzo, ovviamente. In una sessione di shaping potete usare oggetti diversi, e potete anche non usarli. Io negli anni ho iniziato a usare i coni perché offrono diversi vantaggi: sono ben visibili al cane, che difficilmente li avrà associati a esperienze precedenti, esistono di diverse dimensioni, si possono quindi adattare alla taglia del cane. Sono ben visibili anche al proprietario, e il numero di comportamenti che si possono modellare all’inizio è limitato. In altre parole, è probabile che il cane lo tocchi con il naso o con la zampa, e stop. Questi vantaggi riguardano la persona, non il cane, ma sono un aspetto altrettanto importante del processo di apprendimento. |
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Un cono, un clicker e due allieviDato che la mia attività riguarda spesso la formazione e più in generale lo sviluppo di competenze, una buona situazione di apprendimento prevede condizioni chiare e comprensibili anche a chi non ha esperienza. Toccare il cono con il naso è un criterio semplice da osservare e da raggiungere, ed è un’ottima palestra per imparare a dare buone informazioni e fare buone scelte durante l’addestramento. Anche per un cane senza esperienza si tratta di un obiettivo facile da raggiungere, direi in una o due sessioni, e può diventare un ottimo indicatore del livello di stress durante la sessione di lavoro. La prima volta che ho lavorato in modellamento con Akiak, ha passato l’ottanta percento del tempo a ululare di frustrazione! Nella seconda sessione eravamo già scese a meno del 40%. |
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Cosa insegnare con un conoAnche se è divertente, l’addestramento non dovrebbe diventare una versione live della playstation. Avere la capacità di usare un clicker non giustifica usare il cane per divertirci a insegnargli comportamenti inutili, per il solo gusto di dimostrare quanto siamo bravi. Il modellamento richiede un notevole impegno mentale, è stressante, e dovrebbe essere riservato a obiettivi importanti, come l’apprendimento di competenze. Io lo uso per insegnare al cane alcune competenze fondamentali:- ottenere invece di prendere il cibo. Come potete vedere dalla foto (e dal filmato), il cibo è nella mia mano, a altezza naso del cane. Con cani più esperti, la mano è aperta, o il cibo è in un contenitore a portata di muso. La prima competenza che il cane deve imparare è scegliere tra provare a prendere il cibo, e seguire la strada di un comportamento per ottenerlo. - dare attenzione alle informazioni. Addestratori e conduttori inesperti tendono a associare l’attenzione visiva al dare attenzione. Un cane che vi da attenzione è un cane che ascolta le informazioni che gli date. Nell’interazione con un oggetto, il cane deve imparare a ascoltarvi (letteralmente), mentre la sua attenzione visiva è focalizzata sul cono. - impegnarsi per raggiungere il risultato. Altro problema diffuso in chi usa metodi gentili è la tendenza a trattare i cani come creature simpatiche e disponibili, ma un po’ fragili e lente di comprendonio. In pratica, a aiutarli ogni volta che sono in difficoltà, invece di insegnare all’allievo a impegnarsi e affrontare con sicurezza i problemi. Un comportamento semplice come un target naso o zampa sul cono permette di imparare a dare al cane tempo per scegliere, tempo per capire e per provare. |
Un video, una storiaNel video sulla pagina YouTube del Gentle Team, potete vedere due spezzoni di sessioni di modellamento di competenze con il cono. La prima cagnolina mi è stata presentata come “poco operativa”, come vedete ha la tendenza a proporre il terra, e quando va in crisi starnutisce. Continuo a parlarle per non interrompere la comunicazione sociale, e per farle capire che l’assenza di click non è punitiva, ma informativa. Nel secondo caso si vede la fase di passaggio tra provare a prendere il cibo, e provare a ottenerlo. La difficoltà è nella traiettoria del cane: mangia il boccone a terra, e prima di tornare al cane deve superare la mano piena di cibo.Buona visione, e buon lavoro! :-))
Testo Alexa Capra Fotografie Daniele Robotti Tutti i diritti riservati - All rights reserved |